Messaggio di Natale 2023/2024 di Sua Eminenza il Metropolita GIOVANNI di Dubna Alle Eccellenze, al clero, ai monaci, alle monache e ai fedeli dell’Arcidiocesi delle Chiese Ortodosse di Tradizione Russa in Europa Occidentale
Ai Eccellentissimi Vescovi, ai Reverendi Padri Decani, ai Sacerdoti e Diaconi, ai Monaci e alle Monache, ai fedeli e a tutti gli amici del nostro Arcivescovado.
CRISTO E’ NATO! GLORIFICHIAMOLO !
E’ con grande gioia spirituale e amore che mi rallegro con voi, miei cari figli, in questa festa della Natività del Signore Gesù Cristo.
Da oltre duemila anni i cristiani celebrano l’evento che ha cambiato il nostro mondo. Nel ricordarsi di questo evento i nostri cuori sussultano di gioia davanti al miracolo dell’incarnazione del nostro Salvatore. Un nuovo raggio di amore, di luce, di bontà e di misericordia entra in ogni casa e in ogni cuore.
Il Figlio di Dio, eternamente nato da Dio Padre, è ora nato sulla terra per noi e per la nostra salvezza dallo Spirito Santo e dalla Purissima Vergine Maria. Ha assunto la natura umana e l’ha rinnovata in Sé. Ha donato a tutti quelli che credono in Lui una nuova nascita dall’acqua e dallo Spirito (Gv 3,5) e ha rimosso dalla vita umana il peccato e la morte, aprendoci la vita eterna. Il Natale di Cristo segna l’inizio di una nuova era per tutta l’umanità, come canta uno degli irmos festivi: Canti al Signore tutta la terra e cantate di gioia popoli tutti, perché siete stati glorificati.
Solo pochi pastori sono venuti a conoscenza di questo grande evento dall’angelo: “Non temete, vi annuncio una grande gioia per tutti gli uomini: perché oggi nella città di David vi è nato un Salvatore, che è il Cristo Signore. E questo è il segno per voi: troverete un bambino avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia (Lc 2, 10-12). E dopo aver udito queste parole i pastori non dubitarono, non sono andati in cerca di altre prove o testimonianze, ma hanno immediatamente accettato il Cristo nei loro cuori puri e hanno adorato il Bambino Gesù.
I sapienti e i magi furono i successivi a adorare il Bambino neonato. La fede dei Magi è la fede degli scienziati che conoscono Dio mediante il mondo naturale e i libri, grazie alle loro conoscenze e i fenomeni naturali visibili. Vanno verso il Dio creatore per la via dell’intelletto, cercando la verità nei pensieri difficili, attraverso la scienza. Anche questo percorso conduce al Cristo, se la verità è cercata con tutto il cuore, rivolgendosi a Dio in preghiera.
Nell’esempio di quella misteriosa notte di Natale, noi possiamo vedere che ci sono diversi percorsi che ci portano al Signore. A una persona che vuole trovare questo percorso da sola, il Signore offrirà sempre il suo aiuto con la sua grazia e aprirà gli occhi del suo cuore per conoscere la verità. “È apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini (Tt 2,11). Il Nostro Signore Gesù Cristo chiama ciascuno di noi a essere felice, in comunione eternamente con il nostro Creatore e Dio, in modo che nella breve vita che Dio ci concede ognuno di noi raggiunga quella vetta di fede e di santità, in modo di poter entrare liberamente nel Regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo (2Pt 1,11).
La pienezza dell’amore di Dio è rivelata nel mistero dell’Incarnazione, incomprensibile e incommensurabile per la mente umana. Dio è nato sulla terra come un bambino indifeso. “E il Verbo si è fatto carne e ha abitato tra noi, pieno di grazia e di verità. L’amore di Dio non conosce limiti, questo amore non ha risparmiato il Suo unico figlio per la salvezza del genere umano. Il Figlio di Dio è adesso qui con noi per riconciliare la terra e il cielo. La Natività di Cristo è una festa di gioia e di pace. E’ la celebrazione dell’amore e della speranza che perdona tutti. Noi cercheremo, per la grazia della Natività, di incarnare questa festa nelle nostre vite, perché il Cristo nasca anche nei nostri cuori e risuoni in noi il canto angelico che ci riempie di gioia infinita. Mediante questa nascita misteriosa di Dio in noi, il Signore porta la pace sulla terra. Egli porta sempre la pace alle anime tristi e affaticate. E’ il solo che può donarci la gioia e la salvezza. Nei canti di Natale, la Chiesa ripete come un inno vittorioso: “Dio è con noi! Sì, Dio è con noi” affinché noi possiamo irradiare nella gioia l’amore infinito di Dio.
Nostro Signore Gesù Cristo, per la nostra salvezza, non si vergognò della mangiatoia in cui giaceva come un bambino in fasce. Il Creatore del cielo e della terra non ha evitato la fredda grotta degli animali. Gesù Cristo non si vergognerà della sua casa, anche oggi, come venti secoli fa, se apriamo il nostro cuore al Signore senza orgoglio o malizia. Portiamo dunque le nostre buone azioni in cambio del Suo amore sacrificale e della Sua sofferenza volontaria. Aiutiamo coloro che hanno bisogno della nostra attenzione. E così facendo chiameremo il Signore nelle nostre anime. Prego Dio che nel nuovo anno l’anima di ciascuno di noi diventi una culla per il neonato Gesù Cristo, e che il nostro cuore divenga un trono dal quale il Signore possa regnare nei secoli dei secoli.
La vita terrena è come un tappeto tessuto dal duro lavoro di una fede vivente, di un amore spesso infedele, di una ferma speranza, di digiuno, di preghiera, di buone opere, di pazienza, di vari dolori, di malattie, di guerre, di lacrime di pentimento…
Molti di noi, guardando indietro, possono constatare che la maggior parte di questo cammino è già stato percorso e che ne resta molto poco da fare. Ma qualunque cosa accada non ci si può fermare, bisogna continuare ad andare avanti, continuare a percorrere questo cammino con pazienza, misericordia, e amore che tutto perdona. L’incarnazione del figlio di Dio ha mostrato che la salvezza è nelle nostre mani. I giorni di Natale quando guardando il cielo stellato si può avvertire lo sguardo infinitamente amante e pieno di pace e di grazia incommensurabili del Dio eternamente vivente – il Creatore, quando il mondo intero e gli uomini sono racchiusi nelle sue mani – le piccole mani del bambino Gesù, allora si può sentire come tutta la agitazione del mondo si allontana dal cuore.
In questo giorno salutare e luminoso io vi auguro, figli miei amati, un buon Natale e un buon Nuovo Anno. Che il Salvatore appena nato ci conforti nel mezzo delle preoccupazioni e dei desideri terreni, ci accordi la Sua grazia, la sua pace e rafforzi la nostra speranza che l’Amore sacrificale – che ora è donato al mondo – supererà ogni ostacolo.
Che la luce della stella di Betlemme doni a tutti noi la forza di crescere spiritualmente in proporzione alla crescita del Cristo, e di moltiplicare tutte le nostre buone azioni secondo il Vangelo per la gloria di Dio e per la nostra salvezza. Colui che ha trovato la strada verso la culla del Dio Bambino vi si rechi con fiducia, perché nessuna tempesta terrena di oggi vi possa scuotere nella vostra fede,
Che l’amore del Bambino Gesù Cristo vi aiuti a trovare la strada giusta e a mantenerla per andare verso la luce della verità: il Regno dei Cieli.
Santa festa di Natale a tutti voi!
Parigi, 25 dicembre 2024 / 7 gennaio 2025
† Metropolita Giovanni di Dubna
Arcivescovo delle Chiese Ortodosse di Tradizione Russa in Europa Occidentale