Archevêché des églises orthodoxes de tradition russe en Europe occidentale

Patriarcat de Moscou

Messaggio di Pasqua 2023 di Sua Eminenza il Metropolita Giovanni di Dubna Arcivescovo delle Chiese ortodosse di tradizione russa in Europa occidentale

Ai Eccellentissimi Vescovi, ai Reverendi Padri Decani, ai Sacerdoti e Diaconi, ai Monaci e alle Monache, ai fedeli e a tutti gli amici del nostro Arcivescovado.

« Ora tutto è ricolmo di luce,  il cielo, la terra e le regioni sotterranee:  tutto il creato festeggi la risurrezione di Cristo, nella quale è stato rafforzato»

Mattutino della Pasqua, Ode 3.

  Dopo aver percorso il lungo cammino della santa e grande Quaresima, siamo giunti alla Passione salvifica di Cristo Dio e condividiamo nella notte santa la gioia della Sua gloriosa Risurrezione.

   La Resurrezione è il cuore dell’identità cristiana ortodossa. Celebriamo la Risurrezione del Signore non solo durante la Santa Pasqua, ma anche ogni domenica e durante ogni Liturgia.

   La vita cristiana, in tutti i suoi aspetti, vibra della vittoria sulla morte di Cristo risorto.

   La fede ortodossa offre al nostro mondo contemporaneo iper-razionale la verità della risurrezione come esperienza di salvezza di fronte all’angoscia e alla morte che perseguita le nostre società. La Pasqua non è semplicemente una memoria storica della risurrezione del Signore, ma l’esperienza vissuta della nostra stessa risurrezione nel corpo del Risorto. Il credente sa che questa esperienza è un dono della grazia divina. Nel corpo di Cristo, la nostra vita si trasforma e si trasfigura, in un progresso senza fine in unione con la Vita. Il cristiano ripone la sua unica speranza in Cristo che è la nostra “Vita e nostra Risurrezione”, “il Primo e l’Ultimo e il Vivente” (Ap 1, 17-18).

   La risurrezione è tutta la fede, tutta la vita ecclesiale, tutto l’ethos ortodosso, la fonte inesauribile della vita e della testimonianza ortodossa. Nella Risurrezione troviamo il senso e la verità della nostra libertà, questo dono di libertà che l’essere umano è chiamato ad accogliere liberamente, per integrarsi nella “comunità del Risorto”: la Chiesa.

  Lo afferma san Paolo: « Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri.» (Gal. 5,13). Nella Chiesa esistiamo nel modo della Risurrezione, che è il modo della compassione amorosa e della carità operosa, con gli occhi fissi sulla “nostra comune risurrezione” fino al giorno senza declino del Regno.

    Possa la Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo portare a tutti noi la pace e la speranza tanto desiderate.

† il Metropolita GIOVANNI di Dubna,

Arcivescovo delle Chiese ortodosse di tradizione russa in Europa occidentale